La piccola isola di Burano accoglie il visitatore con l’esplosione dei suoi famosissimi colori. L’isola si raggiunge con il vaporetto e dista da Venezia circa 40 minuti. Il viaggio da solo vale l’escursione.
Per godersi Burano è necessario perdersi.
Si sale un piccolo ponte, si scende, si passeggia, si risale un piccolo ponte e soprattutto si scattano tantissime foto cercando di catturare tutti i colori che si affacciano sui canali.
Storie e leggende
Tante storie raccontano l’origine di questa colorata particolarità. Molti narrano che le case sono state dipinte in modo così vistoso per avere un riferimento nelle giornate di nebbia lagunare. Ma Antonia, titolare di un piccolo negozio di souvenir, ci racconta che la nebbia in laguna non permette di vedere niente, nemmeno i colori. Ci racconta episodi di vita familiare. Le mattine passate con il marito a pesca in laguna. Quando la nebbia saliva l’unico modo per orientarsi era sentire il debole vento lagunare sulla pelle e orientare la prua della barca in modo da raggiungere casa. Ad Antonia luccicano ancora gli occhi nel ricordare questi momenti ormai passati. Ci confida, inoltre, che i colori delle case venivano usati, inizialmente, per identificare le diverse proprietà di un immobile creando così un variopinto girotondo di colori sempre più vivaci. In seguito, per evitare di tingere con i colori imposti dal regolamento edilizio, gli abitanti si prodigavano nel tingere le abitazioni il mattino molto presto, prima dell’alba. Al passaggio del vigile ormai il lavoro era fatto e non restava che pagare una piccola multa. Con il passare del tempo le caratteristiche abitazioni colorate di Burano sono diventate un’attrazione turistica e adesso gli abitanti cercano di trovare colori sempre più brillanti e accesi. L’effetto è davvero molto bello e insolito.
Il merletto di Burano
Appena scesi dal traghetto si incontra uno dei negozi più belli di biancheria per la casa. Gli ambienti sono eleganti. Grandi vasi di fiori freschi ornano tavole apparecchiate con tovaglie ricamate. Asciugamani, copriletto, biancheria per la camera e la casa. Ogni oggetto sembra un capolavoro (e il prezzo lo sottolinea). Il protagonista assoluto è sicuramente il merletto Buranello.
Nell’isola si trovano molti negozi che vendono questi articoli, attenzione alle imitazioni.
Come nasce il merletto: Una delle leggende più famose narra che un antico pescatore, promesso sposo ad una giovane fanciulla dell’isola, venne tentato dal canto delle sirene durante un’uscita in mare. Poiché il ragazzo resistette ai loro incanti, ricevette un dono dalla regina delle sirene, rimasta affascinata dalla sua fedeltà. Fu così che la sirena colpì con la coda il fianco dell’imbarcazione e, dalla schiuma creatasi dal movimento dell’acqua, prese forma un elegantissimo velo nuziale per la giovane sposa.
Arrivato il giorno delle nozze, la ragazza fu ammirata ed invidiata da tutte le giovani dell’isola dando il via ad una sorta di competizione. Le ragazze cercarono di imitare il merletto del velo donato dalla Regina del mare usando aghi e fili sempre più sottili, nella speranza di creare un ricamo ancora più bello per i propri abiti da sposa. E oggi noi possiamo ammirare il risultato di quella competizione. La tradizione e le storie che accompagnano questa attività artigianale conosciuta in tutto il mondo si possono scoprire visitando il piccolo museo del Merletto.
I piatti della tradizione
L’isola offre tante proposte diverse per gustarsi un pranzo o una cena in laguna. Piccoli spuntini veloci o raffinate proposte di cucina tipica. Il piatto della tradizione è il Risotto de gó Come la maggior parte delle ricette della tradizione, anche questo piatto utilizza ingredienti semplici e poveri per creare piatti gustosissimi.
Alcuni ristoranti sono molto conosciuti (come la Trattoria al gatto nero da Ruggero) ed è impossibile trovare un tavolo senza aver prenotato per tempo. Noi abbiamo scelto il ristorante Ristorante Riva Rossa. Ambiente elegante e ottima carta dei vini. Una graditissima sosta prima di riattraversare la laguna.
Ritorno a Venezia
Dopo tanto colore il vaporetto ci riporta a Venezia navigando nelle calme acque della laguna. I colori si attenuano e la luce nel tardo pomeriggio rende il panorama molto poetico.
Itinerari Fuori Rotta – consigli
Burano è una meta molto conosciuta e famosa: quindi sempre molto affollata. Controllate le corse dei traghetti e scegliete gli orari che vi consentano di visitarla nel tardo pomeriggio o la mattina presto. Forse non riuscirete a fermarvi per pranzo ma sicuramente vi godrete tutto il suo fascino. Noi l’abbiamo visitata durante il Carnevale. Tutti andavano in Piazza San Marco nelle ore centrali della giornata e noi abbiamo potuto visitare Burano con calma e senza folla. Una meraviglia!