Giro del mondo in Barca a Vela con Giovanni Viviani e Raffaella Morozzini. Persone FuoriRotta.
Quali sono le emozioni che si provano puntando la prua dell’imbarcazione verso il mare aperto, Il mare con la M maiuscola: l’Oceano.
Davanti agli occhi migliaia di miglia marine. Nessuna terra emersa. Mare, cielo, vento e solitudine. Questa è la domanda che ha spinto Giovanni e Raffaella a prendere il mare e programmare il giro del mondo in barca a vela. La forza della mente più che la forza del corpo. E poi la scoperta, l’incontro, l’avventura. Ingredienti che hanno portato Giovanni e Raffaella a quasi metà percorso.
Punto nave
In questo momento sono in Nuova Zelanda (con il camper!) ma qualche settimana fa erano in Italia. La barca è in secca in Australia . Non potevo perdere l’occasione di parlare con loro. Li ho seguiti in tutti questi anni. Ho visto le loro foto bellissime. Ho letto i loro reportage. Ho ammirato albe e tramonti e le facce sorridenti del mondo variopinto che hanno incontrato. Questa la forza del web! Ma tutta un’altra cosa trovarseli davanti.
Giovanni e Raffaella
Giovanni e Raffaella sono persone normali. No, forse proprio normali no visto quello che hanno fatto. Intendo che non sono velisti professionisti, non sono navigatori solitari da una vita. Hanno vissuto la loro esistenza in modo normale: lavoro, famiglia, viaggi. Amanti del mare e della barca a vela hanno passato le vacanze navigando nel Mediterraneo. Grecia, Baleari, Sardegna Corsica. Si sono preparati ad affrontare il loro sogno con pazienza e con il tempo necessario per affinare le tecniche marinaresche ma anche la mente. Giovanni, insegnante di Meditazione Vipassana e di Yoga, ha proprio voluto verificare se la sua mente era pronta.
Navigare per lunghi tratti di mare richiede una mente libera, compassionevole e forte. Giovanni ci racconta che, soprattutto la notte, la mente gioca brutti scherzi. Ma l’allenamento e la sua preparazione hanno consentito di guardare e di lasciar passare i pensieri negativi. La stanchezza fisica dopo giorni di navigazione si supera con una calda doccia e un giorno di riposo ma è la mente che deve essere osservata ogni momento.
Viaggio intorno al Mondo
Obiwan è partita dal Mediterraneo, ha raggiunto i Caraibi. Ha superato il Canale di Panama, le Galapagos, La Polinesia, Le Isole Fiji……… Tantissime miglia marine. Tanto mare.
Paesaggi bellissimi, flora coloratissima e profumata, pesci di ogni tipo e colore. Gli incontri con le mante e le loro danze acquatiche. Ma anche popolazioni, culture, usi, tradizioni. Incontrare altre popolazioni costringe a imparare i loro costumi, a confrontarsi con le loro abitudini accentando le regole delle comunità . A volte sembrano strane, lontane dalla nostra cultura, ma, come spiega Giovanni, ogni incontro consente una nuova scoperta. Consente di conoscere storie e passati di popolazioni che hanno trovato una loro armonia di comunità . E allora è doveroso non giudicare, non confrontare ma vivere pienamente ogni giornata.
Ogni approdo una nuova avventura!
Giovanni e Raffaella ci confidano di aver visto i luoghi più belli del mondo (e suscitano un po’ d’invidia) ma soprattutto di aver incontrato persone. Di aver imparato molto frequentando culture diverse.
Questa è la parte più interessante del loro racconto. La diversità come ricchezza, patrimonio, scoperta.
I grandi sorrisi dei Polinesiani, i riti della tradizione fijana, gli incontri con gli altri europei che navigano in queste lontanissime acque. Credo che passare qualche settimana a bordo di Obiwan sia un’esperienza incredibile.
il Sogno di navigare nel Pacifico
Ringrazio Giovanni e Raffaella per avermi fatto sognare raccontandomi la loro esperienza e spero di riuscire a navigare qualche giorno con loro a quelle latitudini.
Per il momento vi consiglio di leggere i loro racconti seguendo il loro blog Obiwan a vela intorno al mondo e  la loro pagina Facebook Obiwan intorno al mondo sulla quale pubblicano interessanti reportage ma soprattutto bellissime foto.
Io per il momento auguro all’equipaggio di Obiwan: Buon Vento!