Nelle tiepide domeniche primaverili è molto piacevole visitare i borghi delle cinque terre. I piccoli borghi arroccati sul mare, con le loro case colorate e gli stretti carrugi sono conosciuti in tutto il mondo e offrono panorami veramente straordinari.
La mia escursione domenicale mi ha però portato ad esplorare due due piccoli borghi fuori rotta (almeno rispetto alle più conosciute cinque terre) sicuramente meno affollati ma non meno interessanti : Levanto e Bonassola.
Levanto è una piccola cittadina chiamata anche la “porta delle cinque terre” per la sua vicinanza con il paese di Monterosso. Bonassola è un borgo ancora più piccolo che si affaccia su una grande spiaggia di ciottoli e sabbia.
Questi due paesi sono circondati da anfiteatri naturali che racchiudono diciotto piccolissime frazioni settecentesche molto curate e un paesaggio collinare disseminato di terrazzamenti ricchi di uliveti, vigneti e pini marittimi.
Levanto e Bonassola si possono raggiungere con il treno o in macchina. Arrivando in macchina si percorre una strada tortuosa che, dall’uscita dell’autostrada (Carrodano e volendo per chi arriva da nord Deiva Marina) regala scorci mozzafiato. Ma anche raggiungere Levanto e Bonassola in treno è comunque piacevole e comodo visto che le stazioni si affacciano direttamente sulle spiagge.
ESCURSIONI: la pista ciclopedonale Levanto-Framura
Sono molte le attività che si possono fare a Levanto e Bonassola: surf, percorsi di mountain bike e trekking meravigliosi tra panorami eccezionali immersi nella natura. Attività per tutti. Dai percorsi più semplici a quelli più avventurosi.
Una passeggiata molto suggestiva, un percorso semplice ma affascinante che regala bellissimi scorci, è sicuramente la pista ciclopedonale che collega Levanto a Framura.
Si tratta di una pista ciclabile che si affaccia sul mare, a doppio senso con percorso pedonale, pianeggiante e abbastanza breve (per ora misura 5,5 km Levanto-Framura). Grazie alle ex gallerie ferroviarie, recentemente restaurate, la temperatura, anche in estate, non diventa eccessivamente torrida, garantendo un piacevole percorso attraverso i paesi di Levanto, Bonassola e Framura. Le gallerie, inoltre, sono illuminate anche la notte, e sono quindi perfette per una pedalata notturna.
SPIAGGE
Ma la visita a Levanto e Bonassola può essere anche l’occasione per godersi il mare in queste due stupende baie che racchiudono bellissime spiagge accessibili. Sdraiarsi al sole e godere dei raggi primaverili è veramente molto piacevole!
LA LEGGENDA: Il Calice di Enrico VIII
Naturalmente, oltre alla natura, si possono ammirare anche numerosi siti di interesse architettonico e culturale come la parrocchiale di Sant’Andrea a Levanto o la Chiesa di Santa Caterina a Bonassola (da visitare sicuramente). Molto piacevole la passeggiata fino alla cappella della Madonnina della Punta a Bonassola.
Nella Chiesa di Sant’Andrea a Levanto è custodito il prezioso calice di Enrico VIII donato da Gioacchino Da Passano, esponente di spicco di una nobile famiglia levantese.
Narra la leggenda che il calice sarebbe stato vinto da Gioacchino, all’epoca ambasciatore della Repubblica di Genova in Inghilterra, al termine di una partita a scacchi con il famosissimo re d’Inghilterra.
TRADIZIONE: Lo Sciacchetrà – il vino degli Angeli Matti
Inutile dire che a Levanto e Bonassola si possono trovare ristoranti tipici dove poter assaporare i piatti della tradizione ligure e non solo. La scelta è molto vasta e i prodotti utilizzati tutti di qualità.
Io vorrei però parlarvi di una piccola produzione d’eccellenza, un vino passito DOC la cui produzione è consentita solo in alcuni comuni della provincia della Spezia: Lo Sciacchetrà.
Il suo nome ha origini incerte. Per alcuni deriverebbe dal greco “shekar”, termine con cui si indicavano le bevande fermentate, mentre altri sostengono derivi dal dialetto delle cinque terre sciacàa e tià (schiaccia e leva) perché il raspo dell’uva deve essere lasciato solo pochi giorni nella botte.
Questo passito vanta una storia millenaria ed è prodotto stendendo al sole le migliori uve prodotte nei terrazzamenti collinari. E’ un vino prodotto tra scogliere, baie e insenature e si è guadagnato, nel corso della propria storia, un capitolo importante nelle tradizioni enogastronomiche della zona,
Per la sua produzione si usano uve appassite in inverno di Albarola, Bosco e Vermentino, coltivate basse, come avviene in gran parte dei territori molto battuti dai venti, in terrazzamenti tipici delle zone collinari e montuose, tanto che diversi agricoltori possono raggiungere i propri vigneti solo grazie a un trenino a cremagliera. Proprio per queste difficoltà nella produzione, qualcuno parla di viticoltori eroici e, nelle sue guide, Luigi Veronelli li definisce senza mezzi termini “angeli matti”.
Un vino amato dai poeti
La presenza del mare e il microclima della costa spezzina donano allo Sciacchetrà un sapore unico, decantato persino da Petrarca, Boccaccio, Pascoli e D’Annunzio. Si tratta di un vino complesso, che può essere abbinato a biscotteria secca o a dessert elaborati, ma che può essere servito anche da solo come vino da meditazione.
ITINERARIO FUORI ROTTA
La mia passeggiata fuori rotta è stata veramente molto piacevole. Bellissimi panorami, storie di leggende e borghi sospesi tra cielo e mare. Ottimo cibo e piacevolissima compagnia.
Ringrazio Sandro e Mirella, le mie guide turistiche, che mi hanno trasmesso il loro amore per questi luoghi e per le loro tradizioni.
LINK UTILI
VISITLEVANTO http://www.visitlevanto.it