Raccontare il Carnevale di Venezia fa nascere tante emozioni. La felicità di aver trascorso alcuni giorni in una città magica resa ancora più magica dall’atmosfera senza tempo del suo carnevale ma anche tristezza. Il Carnevale di Venezia, atteso da migliaia di persone in tutto il mondo, fermato da un virus. La scelta è stata assolutamente condivisibile. Troppe persone, troppa folla. Ma il pensiero va a tutti gli operatori del turismo, a chi ha lavorato un anno per realizzare i vestiti, a chi ha prenotato viaggi, a volte intercontinentali, per assistere ad uno dei carnevali più suggestivi e sicuramente romantici del pianeta.
Ho pensato a lungo se pubblicare o meno questo articolo ma credo sia giusto farlo. Perché il carnevale a Venezia è un sogno, una magia, è tradizione e maestria. Il carnevale a Venezia è creatività e libertà. Si può fermare nella realtà ma nel web possiamo continuare ad ammirarlo.
Le Maschere: tradizione, maestria e creatività
Venezia è una delle città più belle del mondo. Non ci sono auto, moto, biciclette. I suoni di Venezia sono legati all’acqua, ai piccoli ponti tra un campiello e un altro. Le calli si rincorrono, attraversano canali, si nascondono nei sottoporteghi. L’esperienza più bella da vivere in questa storica città è vagabondare qua e là. Lasciare i percorsi più turistici (sempre super affollati) e girare senza meta fermandosi nei famosi bacari, i bar veneziani.
Durante il carnevale questo vagabondare diventa un’esperienza ancora più unica. Camminando tra le calli si incontrano strani personaggi di altri tempi. Maschere che ricordano il ‘700 veneziano. Parrucche e grandi cappelli, ventagli e bastoni eleganti. Uomini e donne nascosti sotto raffinate maschere create da maestri artigiani.
Piazza San Marco diventa un set straordinario. Centinaia di maschere passeggiano sotto i meravigliosi portici del palazzo ducale. Le vetrine del Caffè Florian esibiscono costumi sontuosi e raffinati.
Le maschere che si incontrano a Venezia sono opere d’arte. Alcune, le più tradizionali, colpiscono per l’eleganza e per l’attenzione al particolare. Altre sono incredibili esempi di creatività e maestria nella realizzazione. Colori meravigliosi, trine, piume, perle di tutti i tipi e colori, brillantini e paillettes. Altre ancora sono curiose come ad esempio un quartetto vestito con abiti di fine ottocento sopra una mongolfiera oppure un intero reggimento di soldati. Questa è la vera bellezza del carnevale di Venezia.
Consigli utili:
Folla: Effettivamente durante il carnevale, ma non solo in questo periodo, Venezia è molto affollata ma è sufficiente evitare i percorsi turistici classici (facilmente riconoscibili dalla folla). Non è difficile. Se si incontra il fiume di persone basta svoltare in una calle laterale, un sottoportego anonimo. Si scoprirà una Venezia vivibile, campielli signorili, ponticelli che attraversano minuscoli canali. Tutto sembrerà surreale ed è in questi angoli nascosti trovati per caso che si possono scattare le foto più belle. Il consiglio quindi è scegliere percorsi Fuori Rotta! Ad ogni modo, qualsiasi percorso farete tornerete sempre in Piazza San Marco ma avrete ammirato la bellezza e non la massa.
Un esempio: La domenica mattina alle nove ci siamo recati in Piazza San Marco. Qualche scatto alle maschere già presenti (a dir la verità moltissime) e poi abbiamo preso la direzione opposta alla marea che arrivata dai vaporetti. Siamo saliti su uno di questi in direzione Burano. Il vaporetto attraversa tutta la laguna e da solo vale il viaggio. Burano è una bomboniera. Piccola e colorata. Poche persone con noi a visitarla (erano tutte in Piazza San Marco) e così siamo riusciti a goderci pienamente il tour. Qualche parola con una simpaticissima negoziante che ci ha raccontato la storia di Burano e il vero motivo per cui le case sono tutte così colorate. Pausa pranzo in uno dei piccoli ma deliziosi ristoranti presenti. ( anche questo vivibile) Dopo pranzo siamo tornati a Venezia – Fondamenta Nuove – e abbiamo raggiunto Piazza San Marco. La piazza era sempre animata da tante persone ma assolutamente vivibile. E poi aperitivo.
Se vuoi saperne di più: Burano – un’esplosione di colore
Bacari: i tipici bar veneziani. Se ne trovate qualcuno vagabondando per la città fermatevi qualche minuto. Un caffè, un bicchiere di vino, un piccolo tramezzino. Sarete cullati dal cantilenante dialetto veneto a me tanto familiare.
Laboratori artigiani: durante il carnevale si trovano maschere ovunque ma è nei laboratori artigiani che si riesce a capire la bellezza di questo oggetto. Ci accoglie l’odore di colla e di vernice. Le maschere sono ricche: piume, colori, forme diverse. Ognuna è un capolavoro.
Piazza del mercato di sera: la sera Intorno al mercato si anima la movida. Bacari gremiti, tavoli coperti da Spritz. Musica dal vivo e dj set. Il carnevale porta allegria e divertimento.
Cenare alla Giudecca: Grazie a una coppia di amici che abitano a Venezia abbiamo cenato alla Giudecca. Si prende il traghetto, si cena bordo laguna guardando le luci della città. Un salto sul vaporetto (attenzione perché la sera le corse sono meno frequenti) e poi si ritorna a Venezia pronti per buttarsi nel ritmo della notte
Treno: il modo migliore per arrivare a Venezia è sicuramente il treno. Da Firenze si arriva a Venezia in poco più di due ore comodamente seduti guardando il panorama. Una volta arrivati si esce dalla Stazione e inizia la magia!
Stagioni: E’ sempre bellissimo visitare Venezia.
Link: Segui CimeBordeaux su Tripadvisor
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