Giu
14, 2020
Parco Archeologico di Baratti e Populonia: archeologia e buon vivere
Il parco archeologico di Baratti e Populonia è un piccolo diamante nel panorama culturale italiano. Un luogo unico e magnifico che ci racconta tante storie, che ci incanta con la bellezza della sua natura, che ci accoglie con la maestosità dei suoi pini secolari.
Nel Parco di Populonia tutto brilla. Brilla il terreno grazie ai minerali che testimoniano le antiche produzioni minerarie etrusche. Brilla il mare che fa da cornice a questo stupendo museo a cielo aperto. Brillano le isole che fanno bella mostra di se davanti al golfo di Baratti e brilla l’accoglienza che viene riservata a chi decide di farsi accompagnare “a zonzo” nella storia.
Populonia e il suo tempio C
Per i toscani come me, Baratti rappresenta la classica gita fuori porta. Mare cristallino e sabbia bianca. Ma recentemente, grazie all’incontro con Marta Coccoluto direttrice del Parco Archeologico, sono riuscita ad entrare in sintonia con la storia e la cultura del popolo che per primo ha abitato questi luoghi meravigliosi. La passione e la professionalità di Marta e delle guide del Parco trascina il visitatore nella magia della storia etrusca.
Davanti al podio del Tempio C – uno dei tre templi che anticamente sorgevano nell’acropoli – Marta mi ha narrato le vicende di questo antico popolo. Mi ha descritto la maestosità di queste costruzioni, la bellezza dei colori che adornavano questi templi, la ritualità che vi si respirava. Improvvisamente, grazie a questa narrazione, sono riuscita ad immaginare come si presentava, negli anni di maggior splendore, l’Acropoli di Populonia. Posta sulla sommità del promontorio, dal mare, annunciava la potenza della città. Un’immagine sicuramente grandiosa.
Ma oltre all’acropoli si possono visitare, in questo vasto Parco Archeologico, anche altri siti interessanti: la necropoli che si trova a pochi metri dal mare, le cave di calcarenite e i quartieri industriali dove si lavorava il minerale di ematite proveniente dai giacimenti dell’Isola d’Elba. La necropoli delle grotte costituita da tombe a camera scavate nella roccia.
A questo si aggiungono i racconti della storia più recente: la scoperta di questo antico sito etrusco celato da montagne – cumuli alti anche dieci metri – di residui della lavorazione del ferro. Le vicende della famiglia Gasparri la cui collezione oggi è visibile nel piccolo museo che si trova nel borgo di Populonia. In questo ex frantoio del castello si trovano alcuni dei reperti trovati nella necropoli di Baratti (la maggior parte si trova nel museo archeologico di Piombino) ma soprattutto si può ammirare la minuscola ma iconograficamente perfetta statua in bronzo di Aiace suicida. Un piccolo capolavoro incredibile da descrivere.
Il Parco offre anche la possibilità di fare delle bellissime passeggiate tra la macchia mediterranea percorrendo la rete di itinerari che uniscono l’intera area archeologica.
La Rocca e la spiaggia
Ma la visita a Baratti e Populonia offre ancora tanto altro da vivere.
Il grande golfo di Baratti che ci accoglie con la sua lunga spiaggia bianca e il mare trasparente. Davanti a noi l’Isola d’Elba e la Corsica. Una pineta di grandi e maestosi pini marittimi offre la sua ombra durante le calde giornate estive. Una leggera brezza (a volte un forte vento di maestrale) spira sempre verso terra: rinfrescante e profumata.
Il piccolo borgo di Populonia con la sua Torre Medioevale ben conservata, dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato. Le piccole botteghe artigiane e i ristoranti che offrono eccellenti piatti preparati con i prodotti del territorio.
La Val di Cornia
Quindi riassumendo: questo piccolo borgo offre cultura, natura, mare cristallino, una spiaggia bianca contornata da una splendida pineta mediterranea, buon vino e buon cibo.
Intorno la Val di Cornia: un territorio che vale la pena di perlustrare per la bellezza delle sue colline e la ricchezza della sua offerta turistica. Terme, cantine, parchi archeologici, piccoli borghi medioevali, agriturismo immersi nella natura e bellissime spiagge.
Consiglio di venire a scoprire questo angolo di Toscana e non fermarsi solo nei luoghi più conosciuti ma percorrere le strade provinciali, salire a Campiglia Marittima, raggiungere il piccolo borgo di Sassetta, girovagare tra le colline e scoprire i tesori dell’accoglienza come ad esempio il Glamping Tenuta PoggioRosso .
Consigli:
- non aspettate agosto per visitare la Val di Cornia e Populonia. Il mese più caldo e affollato non permette di godere pienamente della bellezza di questo angolo di toscana.
- Il parco archeologico offre diverse alternative di visita. Il consiglio è quello di prendere tutte le informazioni sul sito web – orari, prezzi, parcheggi, accessibilità –
- Un weekend può essere sufficiente per visitare la Val di Cornia ma attenzione: questi luoghi creano dipendenza. Sicuramente tornerete per scoprire tutti i suoi angoli nascosti.
- Lasciatevi tentare dalla sua gastronomia: vino, olio, formaggi, pesce, selvaggina. La proposta culinaria è veramente varia e di alto livello (a breve un articolo sulle eccellenti cantine vinicole della zona).
- Pianificate il vostro viaggio ma poi lasciate fare al caso. Non perdete l’occasione di imbattervi in qualche gradita sorpresa come è successo a noi con la visita del glamping.
Link utili
Parco Archeologico di Baratti e Populonia
Museo Collezione Gasparri e Rocca di Populonia