Bologna vale sempre una visita. In questa città si respira allegria e buon umore e si viene abbracciati dalla musica!
Itinerari fuori rotta verso Bologna
Un bel weekend invernale: aria fredda ma un caldo sole e un cielo senza nuvole. Un’occasione da non perdere per dirigersi verso Bologna passando dall’Appennino.
Usciamo dall’autostrada a Barberino e imbocchiamo la strada per il Passo della Futa. Un itinerario veramente fuori rotta. Si incontrano pochissime macchine ma la strada, con i suoi tornanti e le sue vallate, obbliga a rallentare il ritmo e godersi il viaggio.
Per il pranzo, proprio sulla strada, abbiamo scovato un piccolo ristorante- norcineria. Un ambiente semplice ma caldo ed accogliente. Pochi tavoli, un caminetto, ottimo cibo e una proprietaria con una bella storia da ascoltare con un buon bicchiere di vino rosso in mano. Lara ci racconta che, dopo aver lavorato diversi anni al Mayer come medico specializzato in medicina delle grandi emergenze, ha deciso di seguire la sua vera passione. Impara dal padre l’arte della norcineria, studia con un professionista della cucina e apre la sua piccola locanda dove prepara i piatti della tradizione emiliana e toscana con prodotti genuini e selezionati. Il contatto con le persone e la cura della sua cucina le hanno regalato qualche chilo in più ma anche tanta serenità e allegria. Allegria che trasmette anche a noi e a tutti quelli che che si fermano nel suo locale.
Continuiamo il nostro tour in solitaria per le strade dell’Appennino e decidiamo di fermarci al “Parco della Salute” un complesso termale che d’estate diventa un grande acquapark. In inverno è aperta solo la struttura termale che offre trattamenti o cure. La piscina con acqua termale (non solo calda!) a 38 gradi è aperta fino alle 23.00. Peccato che non ci siano spazi relax adeguati dove potersi sdraiare tra un bagno e l’altro. Quindi decidiamo di rimanere il tempo necessario per un lungo bagno caldo e gli idromassaggi e ci dirigiamo verso Bologna che da qui dista solo 30 minuti.
Bologna
Bologna nell’ottocento veniva definita “dotta” per la sua importante Università, “grassa” per la cucina e “turrita” per le sue torri.
Bologna è una città viva, allegra, cordiale. Il suo centro storico è sempre pieno di gente che passeggia, conversa davanti ad un caffè o ad un aperitivo, suona. La musica ci avvolge durante l’intera passeggiata sia il sabato che la domenica. Bologna dal 2007 è stata riconosciuta dall’Unesco città creativa della musica.
Molti artisti si esibiscono per strada creando la colonna sonora del nostro vagabondare.
Anche a Bologna incontriamo un’altra storia da raccontare. Per caso passiamo davanti ad una vetrina con lampade bellissime. Entriamo e incontriamo Greta, una giovane artista innamorata della ceramica che definisce il suo negozio: il più magico di Bologna!
In effetti le sue lampade hanno un che di fiabesco. La luce esce dai piccoli fori creando un’atmosfera magica. Greta ci racconta la sua storia. I corsi di ceramica, gli stage nelle antiche botteghe di Faenza. Il corso a Deruta. Non è solo passione è anche tanto lavoro e studio. Idee precise e una bella luce negli occhi. Nel suo negozio incontriamo una sua amica, Simona, giovane produttrice di mortadella. E’ la fondatrice di un piccolo laboratorio artigianale che rispetta i canoni della tradizione e per questo è stato inserito nel Presidio Slow Food. Simona ci parla con molto orgoglio del suo lavoro e così le chiediamo di indicarci un ristorante nel quale poter assaggiare i suoi prodotti.
Usciamo dal negozio più magico di Bologna con una lampada, una prenotazione per la sera e un’iniezione di buon umore.
Bologna ci ha regalato un weekend bellissimo. Abbiamo incontrato tante storie, tanti sorrisi, tanta musica. Abbiamo assaggiato i prodotti buonissimi della tradizione emiliana. Vagabondato per la città tra le sue piazze, le sue chiese, i suoi portici, i mercatini. Incontrato lo spirito di Lucio Dalla presente in molti angoli di questa “dotta” città.
Grazie alla “Macchina del Tempo” abbiamo girovagato virtualmente nella città medioevale. Un tour virtuale un po’ scolastico ma che consente di volare sulle 100 torri che Bologna vantava nel medioevo e di conoscerne la storia di questa bella città.
Lasciamo Bologna molto contenti di questa micro fuga invernale e con la consapevolezza che abbiamo scoperto solo alcuni frammenti della sua vera anima e che quindi sarà necessario tornarci al più presto!
Link Utili
Villaggio della Salute – Terme
Bellavista Paoli – locanda di Lara
Artigianquality – i prodotti di Simona
La macchina del Tempo – Bologna Medioevale
Trattoria da Gianni – cucina Bolognese
Annalisa
Feb 20, 2019 at 12:42
Ciao Sonia! Bologna rimane nel cuore. La prossima volta provate la Bologna sotterranea, vi accompagno volentieri.
Spero di vedervi presto. Un abbraccio
Annalisa
Sonia Faccin
Feb 21, 2019 at 10:20
Grazie Annalisa è proprio vero. A Bologna si respira allegria e buon umore e rimane sempre la voglia di tornare. La prossima volta organizziamo! un bacio