Da moltissimi anni avevo il desiderio di visitare Berlino. Non ero attratta dai monumenti o dai musei, mi interessava visitare la città che aveva dovuto subire questa enorme ferita, il Muro.
Nel 1989 avevo seguito moltissimo, su tv e giornali, la sua caduta, purtroppo non ero riuscita a partire per vivere in diretta quell’evento. Ancora me ne rammarico!
Visitare questa città significa vivere forti emozioni. La storia, il dramma umano, prima con l’Olocausto e la seconda guerra mondiale e successivamente con la guerra fredda. Le battaglie per la libertà hanno lasciato enormi ferite in questo luogo. Ma Berlino è anche grande energia, creatività, libertà di pensiero.
Un contrasto di sensazioni forti. Sicuramente una delle città che devono essere visitate almeno una volta nella vita.
Alexanderplatz e la torre della televisione
Berlino non è la classica bella città europea. La sua storia, la guerra e l’attuale, incessante, opera di ricostruzione, la rendono una città in costante trasformazione. Guardando la città dall’alto dei 207 mt della sfera della Torre della televisione in Alexanderplatz (in realtà misura 368 mt compresa l’antenna) , si distinguono chiaramente le due Berlino: quella dell’est e quella dell’ovest.
Una sola città al mondo contiene le due anime dell’economia postbellica.
Girovagare per i quartieri di Berlino significa vivere queste due anime della città.
La maestosa architettura del Mitte con la porta di Brandeburgo i grandi musei e Alexanderplatz. I grandi alberghi e il luminosissimo Sony Center di Potsdamer Platz. Il tranquillo quartiere di Schöneberg, i negozi di alta moda di Charlottemburg . I quartieri della ex Germania dell’est, Friedrichshain o Kreuzberg, con i loro palazzi grigi e uguali ma ricchi di parchi e con la più alta concentrazione di pub e locali notturni dove poter fare il “giro dei bar” e infine il Tiergartner, il grande parco della città.
Non ho trovato armonia passeggiando tra i quartieri. La follia politica che ha voluto dividere questa città tra i quattro vincitori del conflitto mondiale ha lasciato pesanti tracce e enormi differenze tra un quartiere e l’altro.
La Guerra e il Nazismo
Molte sono le testimonianze della guerra e del nazismo. Interessante è la visita al Boros Bunker che adesso ospita una mostra di arte contemporanea (attenzione è necessario prenotare mesi prima). Molto toccante passeggiare all’interno del memoriale delle vittime dell’olocausto. Un monumento di impressionante sobrietà che ricorda le vittime ebree del nazismo. 2711 stele di calcestruzzo grigio di forma rettangolare che nel punto più basso misurano 4 metri.
Scenario ideale per una silenziosa riflessione.
La Guerra Fredda e la costruzione del muro
La presenza del muro è, oggi, molto silenziosa.
Questo orrore si snodava tra le strade creando un disegno geometrico all’interno della città. Di qua l’ovest di là l’est. Oggi non esiste più ma sono riconoscibili i segni che ha lasciato nella città. L’unica parte di muro ancora visibile e nell’East Side Gallery: la più grande galleria d’arte all’aperto del mondo. 1,3 chilometri di muro ricoperti da 106 murales inneggianti alla pace, alla libertà e al disarmo.
Devo ammettere che i murales sono molto belli ma l’emozione più grande l’ho sentita al Checkpoint Charlie.
E’ il luogo simbolo della guerra fredda.
Famosa la foto dei carri armati russi e americani che si fronteggiano proprio davanti al Checkpoint Charlie e le foto delle mediazioni di John Fitzgerald Kennedy durante quegli anni difficili con il celebre discorso tenuto nella sua visita berlinese :“All free man, wherever they may live, are citizens of Berlin, and therefore, as a free man, i take proud in the words: ich bin ein Berliner!” (tutti gli uomini liberi, ovunque abitino, sono cittadini di Berlino e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire ” Io sono un berlinese”).
Anche questo luogo suscita emozioni contrastanti. Grande commozione nel leggere la storia e vedere le foto d’epoca nei pannelli presenti lungo le stesse strade che sono state teatro di momenti veramente difficili e nello stesso tempo grande rabbia per come questo posto sia stato devastato dal turismo di massa. Accanto al piccolo Checkpoint Charlie si trova un McDonald e un Kentucky Fried Chichen con le loro abbaglianti insegne colorate e finti soldati americani si prestano a stupide foto offendendo la memoria storica del luogo.
Vita ai tempi della guerra fredda
Visitando il museo della DDR (turistico ma interessante) si possono vedere gli oggetti di uso quotidiano degli abitanti dell’est – compresa la mitica Trabant – e le loro attività quotidiane. Si può capire da quegli oggetti banali la ferocia del controllo della Stasi, la terribile polizia della Repubblica Democratica Tedesca e l’inesistente libertà dei cittadini della Germania dell’est. Ma quello su cui non avevo mai riflettuto (imperdonabile) era la condizione di vita dei cittadini della Berlino Ovest che si trovavano all’interno dei confini della Germania est e che per alcuni anni sono rimasti isolati dal resto del mondo riforniti di viveri dalle Candy Bombers che lanciavano generi alimentari dal cielo.
Berlino da vivere
Ma Berlino è anche divertimento e creatività, è arte e cultura, è libertà. Berlino è una città che accetta tutto e tutti. Ogni stile, ogni moda, ogni comportamento. Il quartiere di Kreuzberg è il più ecclettico (anche se un po’ trasandato per i miei gusti) tantissimi bar e locali e il famoso SO36 (dal nome del vecchio codice postale della zona) uno dei centri della cultura punk rock della Berlino ovest e uno dei locali preferiti da David Bowie. Altro quartiere sfavillante è Charlottenburg. Grandi alberghi con i loro cocktail bar all’ultimo piano, musica e ristoranti alla moda. Da non perdere il Monkey Bar e il ristorante Neni con la vista sullo zoo o il fantasioso bar dell’Hotel Ritz-Carlton (Fragrances) a Postdamer Platx, dove il mago berlinese dei cocktail Arnd Heisssen ha creato il primo perfume bar del mondo – per ogni profumo viene creato un nuovo cocktail!
L’isola dei musei – patrimonio dell’Unesco
Altra tappa del giro turistico è l’isola dei musei. Dichiarata patrimonio dell’Umanità in quest’area sono concentrati i cinque grandi musei di Berlino. Le strutture sono enormi e contengono grandi quantità di reperti. La visita completa credo sia solo per grandi appassionati visto che ogni museo assorbe molto tempo. I più famosi sono il Pergamon (attualmente in parziale ristrutturazione) e il Neues. Personalmente sono rimasta veramente colpita dal busto di Nefertiti e dalla grande porta di Ishtar.
Le foto e le recensioni lette non hanno reso giustizia a quest’opera magnifica. E’ un busto di una bellezza ipnotica che esalta l’ incredibile maestria dell’antico Egitto (1350 ac) e la straordinaria bellezza della grande sposa reale del re Akhenaton.
Tutti si fermano meravigliati, incantati dalla sua apparizione, alcuni rimangono fermi a lungo senza parlare, altri tornano indietro non una volta ma più volte, come se non potessero credere a quello che vedono.» Julia Samson – egittologa
Berlino in bicicletta – il Tiergarden
Berlino è completamente percorribile in bicicletta. Quasi tutte le strade hanno le piste ciclabili e godersi questa città in bici è sicuramente una delle esperienze più belle da vivere (tempo permettendo). Le biciclette possono essere noleggiate usando semplici app e si possono lasciare ovunque. Non esistono stalli dove prendere o lasciare le bici. Semplicemente si lasciano parcheggiate dove si vuole. (ci sono solo poche aree dove non si possono lasciare comunque indicate nella cartina). L’applicazione comunica dove sono le bici vicino a noi. Basta trovarla, passare il QRcode e pedalare!
Il percorso più bello è quello dentro il Tiergarden, il grande parco cittadino. Tra piccoli laghetti e grandi prati. Divertente anche girare per il Mitte, e lungo le rive della Sprea.
Le rive della Sprea
Questo è il luogo dove mi sono sentita più berlinese. Lungo il fiume ci sono aree verdi o aree pedonali ricche di piccoli bar o punti ristoro. Le persone vengono qui prima del tramonto, si siedono sulle sdraio, ascoltano i molti musicisti che si esibiscono lungo i viali oppure prendono lezioni di ballo su una piccola pedana di legno ormai logora. Guardano le barche che languidamente navigano sulla Sprea con a bordo i turisti e si bevono una bella birra fresca o una dissetante radler (birra e limonata).
Ci sono tornata quasi tutte le sere.
Si respira un’aria molto rilassata e ci si gode il tramonto.
Emozioni
In questo articolo ho voluto condividere le impressioni avute durante il mio soggiorno a Berlino. E’ una città che ti dona tanto ma che ha bisogno di essere compresa. Una città con ferite importanti e forse emblema di momenti storici che fanno parte del nostro recente vissuto. Viverla pienamente vuol dire lasciarsi emozionare dal suo passato e farsi eccitare dal suo presente.
Anch’io oggi posso dire con consapevolezza: Ich bin eine Berliner!
Informazioni pratiche e suggerimenti
Se vuoi conoscere i miei suggerimenti per goderti appieno la città (alberghi, ristoranti e locali) sarò felice di condividere con te la mia esperienza.
Se vuoi puoi anche scrivermi alla mia casella di posta elettronica info@cimebordeux.it
Alcuni link utili
Immagini di Berlino prima e dopo
Curiosità:
Ampelman -simbolo moderno di Berlino