Questa volta abbiamo deciso di raggiungere Minorca in auto. Partenza da Livorno e arrivo a Barcellona dove abbiamo prenotato il passaggio nave fino a Minorca.
Ed è stato bellissimo! Si tratta di un viaggio di oltre 1000 chilometri che ci ha portato in Liguria, in Provenza, in Camargue e, al ritorno, nella provincia catalana dell’Empordà.
La prima sosta è stata in Italia a Celle Ligure dove abbiamo trovato un ottimo indirizzo per il pranzo “L’osteria della felicità” dove Tommaso e Rosa ci hanno deliziato con i loro piatti e abbiamo potuto ammirare questo piccolo comune nel cuore della riviera ligure di ponente. Molto grazioso e con una bella spiaggia di sabbia.
Passato il confine con la Francia non ci siamo fatti mancare una breve escursione a Menton, il primo paese francese dopo il confine, e poi un piccolo giro panoramico a Montecarlo percorrendo il circuito del gran premio (con tanto di partenza simulata dalla griglia di gara).
Provenza e Camargue
Lasciato Montecarlo e le sue auto di lusso ci siamo diretti verso la nostra sosta serale: Saint Maximin la Sainte Baume. Abbandonata l’autostrada prima di arrivare al paese abbiamo raggiunto il nostro B&B girovagando tra le vigne di questa bellissima regione della Francia. Piccoli paesini e tanta tanta natura.
Il piccolo hotel gestito da Patrizia e suo zio ci ha accolto con un bicchiere di vino rosè e un arredamento veramente molto curato. Immerso nelle vigne ci ha regalato una notte silenziosa e una colazione molto romantica nel patio davanti casa con un’apparecchiatura di fini porcellane e deliziose marmellate homemade. E’ stato molto piacevole conversare con i nostri ospiti e scoprire le bellezze di questo angolo di Francia dai loro racconti.
Che dire poi della cena in un minuscolo paesino, Brue-Auriac, dove i titolari del ristorante ci hanno fatto conoscere “Les quattre tiers” de Marcel Pagnol facendoci vedere il video su youtube e spiegandoci l’importanza in Provenza di questo famoso scrittore, drammaturgo e regista francese. Seduti in questo piccola trattoria, in un luogo quasi senza tempo, mischiando inglese, francese e italiano abbiamo scoperto il significato del nome del ristorante ed è stato bello sentire l’entusiasmo con il quale questa ragazza francese ci raccontava l’importanza di queste commedie durante la sua infanzia e adolescenza.
Una bella serata quasi fuori dal mondo, anzi proprio fuori dal mondo!
Ma la sorpresa più importante di questa piccola tappa ce l’ha regalata il paese di Saint Maximin La Baume che, purtroppo, per ragioni di tempo non abbiamo potuto visitare.
Spesso si tende a dimenticare che i luoghi che visitiamo, a volte per caso, sono ricchissimi di storie e di monumenti molto importanti che rappresentano millenni della nostra storia.
Devo ammettere che non conoscevo questo posto ma ho scoperto che è un luogo importante per il culto di Maria Maddalena. Un luogo ricchissimo di storie, leggende, misteri. La basilica è uno dei più grandi edifici gotici del sud della Francia e custodisce le reliquie della Santa che ha vissuto i suoi ultimi trenta anni nella grotta della Sante Baume poco distante dalla basilica.
Dopo aver lasciato la Provenza, e percorso qualche chilometro in autostrada, abbiamo deciso di andare nuovamente fuori rotta e percorrere un tratto della Camargue.
Altra meraviglia!
La Camargue è un immenso parco di natura selvaggia e incontaminata nel quale l’uomo sembra essere un ospite temporaneo. Sembra quasi un universo parallelo, molto distante dai panorami della Provenza o delle città incontrate nel sud della Francia. Un oasi di stagni, risaie, paludi tra i quali si incontrano moltissimi cavalli bianchi allo stato brado. Nella nostra brevissima escursione abbiamo incontrato, oltre ai cavalli, fenicotteri rosa e i famosi tori della Camargue (molto irruenti).
E’ stato davvero piacevole perdersi per qualche momento in questi panorami bellissimi.
Ritornati sull’autostrada abbiamo, infine, raggiunto Barcellona e la sera ci siamo imbarcati per Minorca (dopo una breve passeggiata sulle Ramblas che è sempre piacevole!)
Anche il ritorno ci ha regalato nuove scoperte.
Dopo essere sbarcati a Barcellona in tarda serata, ci siamo fermati a dormire a Figueres una piccola città catalana della comarca dell’Alt Empordà e qui abbiamo scoperto che questa città ha dato i natali a Salvator Dalì e per questo può vantare il museo con la più grande collezione delle sue opere.
La trasferta on the road per raggiungere Minorca si è trasformata, da lungo viaggio noioso, in una splendida occasione di avventura.
Uscire dalle rotte, perdersi nelle strade secondarie e imbattersi in storie, leggende, misteri e tante persone che con gentilezza e simpatia ci hanno trasportato nel loro mondo e ci hanno fatto conoscere le loro tradizioni e la loro cultura.
Abbiamo incontrato tanta bellezza in questo piccolo angolo d’Europa e naturalmente abbiamo già programmato un nuovo viaggio in Provenza e Camargue.
Cimebordeaux-itinerari fuori rotta!
Link utili:
B&B Domaine Saint Dominique sito web